E dopo tanti giorni
di assenza, rieccomi a dedicarmi alla stesura d'un post che, come da
titolo potrebbe far credere, non parla della famosa canzone dei Guns
'n Roses, ma della mia “avventura” Sabato in quel di Torino, in
modo da riassumere tutta la vicenda finchè è ancora
fresca fresca nella mia testa, poiché Welcome to the Jungle,
secondo me, è la descrizione migliore per quello che ho visto,
sentito, e passato in quell'arduo giorno.
Ma bando alle
ciance, concentratevi bene e cercate di diventare me...
Ma anche no, direte
voi. E a ragione... Beh, andiamo avanti.
Si dice che prima
d'un appuntamento ritenuto importante dalla maggior parte della
gente, si opti sempre e comunque per un sano e corroborante riposo il
giorno prima, in modo da giungere freschi e brillanti come dei
giaguari nella savana... Beh, nel mio caso potrei definirmi un
gattone più che un giaguaro, dato che sono andato a letto alle
4 del mattino, ma vabbè... Dettagli.
Per dare più enfasi, immaginate che i titoletti dei vari mini capitoli vengano fuori in blu, come scritti a computer sullo schermo, tipo film di guerra o simili, e che la vicenda sia raccontata con voce fuoricampo, roca e calda, tanto da trasmettere un sentore di trasandatezza e afosa umidità, da un doppiatore tipo Luca Ward, Pino Colizzi, o fate vobis.