E
dopo i gozzovigli vacanzieri, dopo essere sopravvissuti ai Maya, a
Babbo Natale, al 31 Dicembre, e alla Befana, rieccomi qui a buttare
qualche pixel in rete, per parlare di un argomento spinoso e
quantomeno importante per i tempi che corrono.
Difatti esisteva un tempo in cui il “mestiere” dello scrivere era riservato a pochi eletti, e il pubblicare un libro significava tutt'altro che mettersi di fronte a uno schermo e impazzire battendo tasti e cervello per buttare giù qualche baggianata colossale da dare in pasto a chissà quale malcapitato d'editore o lettore... Significava avere il “dono”, essere superiori agli altri, e finchè c'era questa idea, chi poteva scriveva, chi non poteva... Beh...
Un
tempo i libri venivano scritti a mano, rilegati e ricopiati, poi i
tempi sono cambiati, con l'avvento della stampa,
l'industrializzazione della cultura... Ma ora!?
Beh...
Ora vi sono altri mezzi, più o meno potenti, per far arrivare le
nostre baggianate a chiunque sia interessato o quantomeno sfortunato
da essercisi imbattuto per caso, o peggio, per sua volontà!
Se
non si fosse capito, in questo post, mi piacerebbe parlare dei nuovi
mezzi di comunicazione, i Social Network, Facebook & affini,
mezzi che possono permettere a tutti di far arrivare il proprio
pensiero a chiunque e in qualunque parte del mondo, e gli aspiranti
scrittori e non, non sono certo esenti da questo “potere”.