Beh... Vedere il mio primo libro scaricato da più di 100 persone non può far altro che farmi sentire soddisfatto (E di questo devo ringraziare anche una carissima amica per il suo appoggio su FB), e in quale modo migliore posso festeggiare il raggiungimento di questo traguardo, se non con un bel post, a mio avviso difficilissimo da far capire!? Beh... Ci provo.
La
musica... Potente mezzo di comunicazione, potente mezzo per aprire il
cervello a nuovi mondi, capace di far ridere, piangere, caricare, rilassare. La musica è stata addirittura considerata
Doping, e proibita nelle gare di atletica.
“Ma...
Pensavo di essere in un blog che parla di Fantasy!?”
Ovvia
domanda...
Come
avrete capito, il post di oggi sarà interamente dedicato
alla musica e alla sua affinità con il mondo del Fantasy.
È un argomento piuttosto soggettivo, poiché ognuno ha i
suoi gusti, ed essendo soggettivo parlerò dei miei, di come
uso la musica, di come la rendo del tutto funzionale allo scopo dello
scrivere... Poiché non è solo il fatto di ascoltare
qualcosa per rilassare la mente, no, è proprio un meccanismo
strano che mi scatta nel cervello ascoltando una determinata canzone,
ciò che “vedo”, e che mi aiuta a ricordare, scrivere e,
soprattutto, dare il giusto ritmo alla narrazione di una determinata
scena.
Bene... Da qui in poi potete darmi del pazzo, non mi
offenderò.
Mi
è capitato molto spesso, specialmente quando sono alla guida,
di “incantarmi”, di finire imbambolato al solo ascoltare una
canzone, associandola a una determinata scena, tornare a casa (dopo
aver evitato macchine e pedoni vari durante la fase di
imbambolamento) e di mettermi a scrivere seguendo quella canzone.
Trovo questo metodo parecchio utile se non si ha buona memoria, e non
si tende a portare in tasca un taccuino per prendere appunti, poichè
le idee sono bastardissime: Ti vengono sempre quando la tastiera del tuo computer
è lontana chilometri dalle tue dita.
Quello
che intendo descrivere oggi, è un metodo tutto mio, che mi
permette di “ricordare” certe cose senza l'ausilio di un taccuino
perennemente tenuto in tasca. Se avete mai scritto un romanzo, o
qualsiasi altra cosa, vi sarà capitato di essere in giro con i
vostri amici (o comunque in un luogo lontano dal vostro Sancta
Sanctorum ove grattugiate il vostro cervello in cerca d'ispirazione),
e di avere un'idea ottima, un'illuminazione, tornare a casa e non
ricordarvela, bestemmiando successivamente in varie lingue.
Bene... A
me è capitato spessissimo, ma oramai non ho più bisogno
di fermarmi e scrivere su un foglio, mi basta utilizzare la musica
per “ricordare” la scena, ampliarla, aggingere dettagli, e riuscire a
“vederla” in toto. Ovviamente continuo comunque a prendere
appunti, ma solo per cose di natura “logistica”, così come
a scordarmi le cose, ma oramai il mio cervello è abituato ad
attivare il “Fantasy mode” solo in certe situazioni.
Vi
linko qui sotto un video preso da TuTubo di uno dei miei gruppi
preferiti, per la cui musica stravedo specialmente se devo scrivere.
Il gruppo si chiama Two Step from Hell, e la canzone Asimov (Ne hanno
fatte tantissime, e tutte sulla stessa falsa riga, pronte per essere
utilizzate dai “vampiri di musica”). Successivamente descriverò,
come meglio posso e cercando di seguire il “ritmo”, una scena
che, secondo me, calza a pennello con tale musica.
Spesso,
con un mio amico (anche lui ascolta questo genere di musica), dopo
aver ascoltato la stessa canzone, ci siamo trovati a discutere di
“visioni” del tutto differenti della stessa canzone. È qui
la grande magia della musica: Ognuno vede ciò che vuole
vedere, ma sta alla bravura dello scrittore far vedere al lettore
quello che lui vuole.
Roba del tipo...
Io: "Ora entra in scena il Drago con un colpo di coda!"
Io: "Ora entra in scena il Drago con un colpo di coda!"
Lui: "Bah... Io ci vedo l'orsetto Babby che accarezza il cerbiatto..."
Beh... Soggettivo.
Non
è semplice per me spiegare a parole un concetto tanto
soggettivo e astratto, quindi chiamerò il mio amico “Mr.
Esempio”, e lascerò che a parlare sia lui.
Per
riuscire a capire ciò che sto dicendo, vi consiglio di leggere mentre la musica suona, sperando di essere riuscito a
cogliere il punto e farvi “vedere” ciò che ho visto io.
Prima di partire, però, una piccola premessa...
Devo
per forza dare i nomi ai due protagonisti della scena. Il primo si
chiamerà Arus (Per chi non ha mai letto l'Emblema di Roto) e
sarà il protagonista, il secondo si chiamerà Garn. Non
vi occorre sapere la loro storia, poiché il tutto è
solo una scena “visiva” che mi servirà per farvi capire il
motivo per cui ho scritto questo post. Fate finta di guardare un
film, con tanto di “telecamera”.
Sarò
parecchio sintetico, darò più ritmo che
descrizione (quella ce la dovete mettere da voi), cercando di seguire
la linea “storica”. Ovviamente si comincia così, per poi
riempirla e “finirla” in un secondo momento.
Ma
bando alle ciance... Aprite il cervello e seguitemi!
Canzone
“Asimov” (2SfH) durata 2:11
(Da
secondo 0:00 a 0:10)
Notte. Una sentiero roccioso chiuso da una gola d'un crepaccio, vapore biancastro sbuffa
dalle rocce calcaree nel terreno, creando una bianca nebbia che
ricopre quasi tutto. Nubi oscurano una già pallida luna.
(0:11
a 0:22)
Arus sta camminando lentamente, la testa piegata in avanti,
il volto coperto dai capelli. Alle sue spalle un intero esercito di
uomini armati. Stanno camminando nel crepaccio, finchè Arus non si ferma e fa cenno ai suoi uomini di
fare lo stesso, tutti eseguono.
(0:23
a 0:27)
Arus alza la testa, lentamente il suo sguardo esce da sotto i
capelli. I suoi occhi colmi d'una fiamma piena di ancestrale odio.
-
Cambio inquadratura, lato opposto -
(0:28
a 0:49)
Una sagoma nella nebbia, alta più di due metri.
Un'enorme spada coperta di rune, impugnata da una mano guantata. Spallacci neri spessi e ricchi di punte. Un elmo, anch'esso nero, da cui si intravedono solo due occhi rosso sangue. Garn esce dalla
nebbia con regale e lento passo, seguito da un intero esercito di
mostri (quelli immaginateveli da soli), avanzando verso Arus e il suo
esercito.
(0:50
a 0:59)
Arus estrae la sua spada
lentamente. I due si avvicinano. Dall'elmo di Garn sembra
spuntare un sorriso invisibile. I due si guardano immobili, odiandosi
con il solo respirare.
(1:00
a 1:22)
Garn sferra un potente colpo di spada, che Arus evita con
agilità. I due cominciano un duello “forza Vs agilità”
(a voi immaginare), dove Arus si trova costretto a saltare e schivare i colpi di Garn, che esplodono sul terreno con una forza devastante. Ogni volta che Arus si trova a parare, il suo viso viene solcato da un'espressione dolorante e provata.
(1:23
a 1:53)
I mostri di Garn sorpassano i duellanti e vanno a dar
battaglia all'esercito di Arus. Arus è in difficoltà,
Garn lo mette alle strette. Un pugno sul viso, e ad Arus cade la
spada. Garn sferra un calcio, che manda Arus a terra. Solo in quel
momento Arus si accorge che i suoi uomini stanno venendo massacrati
dai mostri di Garn. Nel suo sguardo si fa strada la disperazione, e
il senso d'impotenza.
(1:54
a 2:11)
Garn agguanta Arus per il collo. Arus prova a liberarsi, ma Garn lo solleva da terra senza
sforzo apparente, a nulla servono i tentativi di liberarsi da quella morsa. Garn solleva la spada. Arus non riesce a staccare gli occhi da Garn,
impotente e tremante, boccheggiando parole di terrore. Gli occhi di
Garn si stringono sadici, mentre spinge la spada senza remora. Tutto
sfuma nel buio.
Bene...
Spero che la scena che ho descritto siate riusciti, bene o male, a
vederla. È la prima volta che descrivo volutamente un scena in
base a una canzone, perciò non sarà riuscito un capolavoro, ma era per farvi capire bene cosa io penso della
correlazione tra Musica e Fantasy, e quanto mi aiuta in certe
descrizioni. L'importante è mantenere un certo ritmo.
Ascoltando la musica, infatti, tendo a non infilare nelle descrizioni
cose inutili per il ritmo stesso. Come potrete capire da soli, una
volta fatta “l'intelaiatura” non abbiamo che da sbizzarrirci nel
riempirla.
Insomma:
-
Ascolto una canzone.
-
Mi viene un'idea.
-
La associo alla canzone (non scordandomela più... Mi basta riascoltare la canzone per riavere la scena).
-
Scrivo la scena.
-
Adatto la scena al ritmo della canzone.
-
Correggo e riempo dove serve. (usando il vecchio metodo “Show don't
Tell!” Ricordate?)
Ora,
considerando tutti i gruppi simili ai Two Step from Hell che esistono
su TuTubo, quante cose si possono memorizzare!? Direi tantissime! Se
vi piace il genere, vi scrivo alcuni dei gruppi che ascolto più
frequentemente come “appoggio per la scrittura”. Non tutti sono
uguali, e non tutti fanno lo stesso genere, basterà
comunque cercarli su Google su TuTubo: 2 Step from Hell, X-Ray Dog,
Nightwish (non tutte), Sonata Artica (non tutte), Immediate Music, AudioMachine, e ce ne sono tanti altri.
Poi
nessuno vieta di scrivere scene Fantasy sulle canzoni di Ramazzotti e
la Pausini, ovviamente è un discorso soggettivo... Io
preferisco cercare “Epic Score” su TuTubo comunque...
Un'ultima
cosa, giusto per concludere al meglio: Chiudete gli occhi e
immergetevi nel mondo che preferite, io vi linko la “colonna
sonora”... Vediamo cosa vedete.
La canzone è sempre dei 2SfH, e si chiama Dragon Rider
Beh,
spero di essere stato esaustivo e chiaro in questo delicato e
complicato argomento e, se non lo sono stato, di aver comunque fatto
scoprire a qualcuno di vuoi delle buone risorse di musica da
ascoltare.
Un
saluto a tutti!
Anche io, più o meno, adotto la stessa tecnica...che poi in realtà non è una tecnica ma un metodo di ispirazione. Capita spesso che una musica mi dia il via ad un nuovo racconto. E il bello è che poi quella musica resta connessa per sempre a quello che ho scritto. Per questo mi sento di correggere il titolo di questo tuo post: Musica e Scrittura: simbiosi perfetta.
RispondiEliminaBeh... Allora deve essere una malattia comune... Per esempio: Ti sei mai chiesta come sarebbe stato un bellissimo film senza "la sua" colonna sonora? Alla fine la musica in sè ha un potente effetto sul cervello umano sin dall'antichita', e chi riesce a sfruttarla a suo vantaggio per creare qualcosa ha una marcia in più...
EliminaP.s.
Quand'è che mi fai leggere qualcosa?