Vi è mai capitato di ritrovarvi immersi in un mondo del tutto sconosciuto e provare una strana sensazione, un brivido, o una totale estraneità? Vi è mai capitato di leggere un libro, o guardare un film e restare intrappolati nella dimensione che l'autore ha creato per voi, cercando in tutti i modi di capire le regole o le novità del mondo stesso? Bene... Vi è mai capitato di guardare il vostro Brad Pitt che recita come Achille e vedere un aereo solcare i cieli dietro di lui? O intravedere un cartellino Adidas nella bandana da pirata di Johnny Deep?
Benvenuti allora... Siete stati vittima, nel bene e nel male, del Sense Of Wonder.
Direttamente da Wikipedia:
“Il sense of wonder è una reazione emotiva che ha il lettore quando si confronta, cerca di capire o viene messo di fronte ad un concetto assolutamente nuovo e non esistente necessario per recepire delle nuove informazioni. Può essere associato all'azione di cambio di paradigma, atto tipico della fantascienza per cui si accetta una tecnologia futuribile e le sue basi per poter proseguire la comprensione dell'opera o di parte di essa.”
Ora... Io non sono del tutto d'accordo con questa definizione, poiché il Sense of Wonder (SoW) a mio avviso si può ricreare in un qualsiasi contesto, anche senza innescare il meccanismo fantastico, però per il genere Fantasy\Fantascienza è necessario, dato che in una buona storia l'autore non deve spiegare perchè, per esempio, esistono due o tre soli a illuminare il suo mondo, il lettore lo darà per scontato e si adeguerà.
In pratica, il SoW è quel qualcosa che vi fa esclamare “Wow!” ogni volta che leggete o vedete un qualcosa di mai visto, di sconosciuto, ma trattandosi di narrativa fantastica, dovrete dare per scontato che in quel particolare mondo sia così, e perciò dovrete andare avanti nella storia dando atto che esistono cose in quel dato mondo parecchio differenti da quello reale.