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martedì 30 ottobre 2012

RACCONTAMI UNA FIABA... ANCORA!?


C'era una volta una povera orfanella che era tanto, ma tanto sfortunata, a cui la vita riservava solo calci nel didietro, schiaffi e pesci in faccia. L'orfanella viveva con le sue due prozie, le quali le tarpavano le ali a ogni buona occasione, sfruttandola come sguattera e dicendole che non è buona a nulla. Lei era bella e gentile, e sapeva ballare come un angelo, tanto che quando lo faceva persino gli uccellini si posavano sul suo davanzale per guardarla, facendo da sottofondo con i loro soavi cinguettii. Un giorno il principe del castello indisse una festa per trovare moglie, e invitò tutte le ragazze del regno. In questa festa le aspiranti mogli avrebbero dovuto ballare, e la migliore sarebbe andata in sposa al principe. Che occasione per la nostra eroina di liberarsi dalla sua odiosa vita e rivendicare se stessa, ma...

Signori e signori, vi consiglio di mettervi seduti sulla vostra sedia preferita, sulla poltrona, sul letto, o ovunque voi vi riteniate più comodi... Prendete un bel pacco di popcorn e una coca cola fresca, e inforcare gli occhiali (Per i quattrocchi come me che non vedono a 2 cm). All'ingresso potrete trovare una signora sorridente che distribuirà occhialetti speciali per vedere in 3D per chi vuole avere emozioni in più, e poco più in là un signore nerboruto che distribuisce maschere da saldatore per proteggere il viso dagli schizzi d'acido, perchè sta per cominciare:

La fiera dell'ovvio e dello scontato. Dalle favole alle nuove storie in chiave moderna!

lunedì 22 ottobre 2012

SCRIVERE FANTASY: IL VANTAGGIO DELLA NON-SAGA.

Eccomi di nuovo a scrivere un post sul filo “dell'esperienza personale” per raccontarvi un punto un poco, a mio avviso, spinoso sull'argomento Fantasy & merletti, un argomento che rimarrà per tutto il post sul campo dell'opinione, ma che ritengo un buon punto di partenza per comprendere almeno un briciolo il mondo dell'editoria Italiana e tutto ciò che attorno ci gira.

Prima, però, di partire... Vorrei scrivere tre definizioni prese dal “Tizionario”, il mio personale “dizionario delle definizioni”.

Casa Editrice: Azienda, impresa, che lucra sfruttando il patrimonio intellettuale dei suoi dipendenti (autori), cercando di arrivare a fine anno con il bilancio in verde a costo di pubblicare le ricette della Parodi, i libri di Moccia, o il nuovo vampiro di turno.

Autore: Tizio che è riuscito a farsi mettere il nome in copertina, il quale spera di far soldi con il solo lavoro intellettuale. Vero, in parte, se gli pubblicano 10 libri che sfilano 10000 copie cadauno, al quale, a quel punto, sarà dedicata una statua in oro massiccio nel piazzale antistante alla sede della sua Casa Editrice.

Autore Esordiente: Tizio che crede che in ogni Casa Editrice lavorino solo incompetenti che non riescono a capire la grande opera che egli stesso ha scritto, e che con il solo 10% del suo futuro ed eventuale guadagno potrebbe risollevare il problema della fame in un paese africano.

Detto ciò, andiamo avanti...