TI PIACE?

Perchè se per essere pubblicato devi essere già qualcuno... Comincerò da qui!

martedì 10 gennaio 2012

PUBBLICARE - COME FARE?


E dopo aver passato giorni di vacanza in gozzovigli vari, feste, cene e pranzi, eccoci in un anno nuovo... Ebbene sì, la terra ha fatto un nuovo giro attorno al sole... Nessuno avrebbe pensato che ci sarebbe riuscita, ma è stato così (cit.). 

Di certo non starò a scrivere un post sulle vacanze natalizie, ecc., però volevo ricominciare l'anno nuovo sul blog, scrivendo un qualcosa che secondo me può risultare interessante per chi scrive e tenta di giungere alla tanto agognata pubblicazione. Per farlo, però, mi voglio mettere un poco al centro dei riflettori, raccontando un poco la mia storia e, tramite la mia esperienza, riuscire a dare qualche buon consiglio su come potersi muovere al meglio in un campo bastardo e infimo come l'editoria Italiana, e la ricerca d'un editore.
Per una volta non scriverò di Fantasy, ma vorrò fare un discorso un po' più ampio e generale, sperando di riuscire a far capire a grandi linee cosa si deve fare e, soprattutto, non fare.

Insomma... Comincerò più o meno così:
Accadde tutto in una notte del 31 dicembre di sette anni fa, in un albergo a due stelle in una Bologna ancora intorpidita dai festeggiamenti... Ancora non avevo scritto una riga, ma avevo in testa un mucchio di idee e una passione smisurata per il Fantasy... Ricordo che me ne stavo a occhi spalancati, disteso e vestito in una vasca da bagno, mentre i miei amici dormivano in camera. In quella vasca ponderai di cominciare a scrivere sul serio, e così, ancora oggi, insozzo pagine e pagine ogni giorno...


Già da tempo meditavo di scrivere... Avevo una cara amica a cui raccontavo le mie storie a voce, e che mi incitava a metterle per iscritto. “Non ho tempo...”, “Non ho i mezzi...”, “Non saprei da dove cominciare...”. Mille dubbi, mille scuse... 

Questo accadeva la stessa estate di quell'anno, e non sapevo che, di lì a pochi mesi, avrei davvero cominciato a scrivere... Quattro libri da quel giorno in quella vasca Bolognese, il quinto in cantiere... La mia storia si è evoluta, è cresciuta con me. Però questo interessa relativamente, poiché quando iniziai non sapevo un bel nulla del mondo dell'editoria, e delle sue invalicabili mura. Cose che ora conosce bene, e che posso condividere per evitarvi parecchie scocciature...


Questa è una tipica scrivania di un editore, e il vostro libro potrebbe essere tra questi, in tutta la sua bruttura.


Ora... Supponiamo di avere scritto un libro, e supponiamo di aver scritto un capolavoro di grammatica\sintassi\linguaggio, di aver inventato una storia che “cattura” il lettore, personaggi “vivi” e credibili, una struttura della trama favolosa (non mi riferisco solo al Fantasy, ma a qualsiasi genere)... Insomma: Libro fatto e finito, con tanto di cast in mente per un futuro film a Hollywood.
E ora? Che faccio?
Beh... Di certo l'editore non busserà alla vostra porta una volta messa la parola “fine” alla storia, eh no! Siete voi a dover bussare alla sua porta, accendere un cero a qualche santo, e sperare che un fulmine vi colpisca di giorno.

Quello che andrò a scrivere saranno dei semplicissimi passaggi, passaggi che personalmente ho fatto per tentare di giungere alla pubblicazione, e che sono quelli giusti per evitare ogni sorta di perdita di tempo...

PRIMO PASSO – CORREGGERE, RILEGGERE, CORREGGERE, RILEGGERE.

No, non ho per sbaglio tenuto i tasti Ctrl e V premuti... Uno degli errori più comuni (E in questo mi ci metto pure io, come tanti scrittori già famosi), è di considerare il libro finito come una sorta di “essere perfetto”. Mille volte mi sarò detto “Fine! Ora non ci metto più le mani...” Per il primo libro lo avrò detto minimo dodici volte, e ancora oggi, aprendo una pagina a caso, inorridisco al solo vedere degli errori. Quindi, per evitare di mandare un aborto di libro, bisogna correggerlo più e più volte. Ma come?
L'idea migliore sarebbe farlo leggere e correggere a più persone, possibilmente esterne, però non tutti hanno queste possibilità, perciò armiamoci di pazienza e affrontiamo uno dei momenti peggiori della scrittura.
A mio avviso ci vogliono almeno, come minimo, per forza, sicuramente, e voglio andarci leggero... 3 LETTURE + 3 CORREZIONI.

Uno dei più grandi difetti di uno scrittore (e non è un difetto di superbia, ma una cosa talmente normale che nessuno ci fa caso), è di non leggere bene ciò che scrive... Che intendo dire? Che quando rileggete tutto il vostro faldone, non leggete, ma “vedete” la storia, e quindi non fate molto caso a quelle cose nere su uno sfondo bianco comunemente dette parole... Non è colpa vostra, è il vostro cervello, è colpa sua!

Lettura 1: (correzione iniziale, o superficiale) Si legge per correggere errori grossolani, ripetizioni, periodi sbagliati. Tranquilli... Nella prima correzione salterete un mucchio di errori che nemmeno vi potete immaginare.

Lettura 2: (correzione profonda della sintassi) Si legge il libro al contrario! Ebbene sì! Al contrario: Dall'ultima frase, fino alla prima. Perchè ciò? Perchè così perderete del tutto il senso della storia, e vi concentrerete solo ed esclusivamente sulla costruzione delle frasi e dei periodi, sulla punteggiatura e su eventuali errori di battitura invisibili a un normale correttore Word, ecc, per esempio, un “al” scritto al posto di un “la”, comunissimo errore “invisibile”.

Lettura 3: (correzione di eventuali errori logici e piccoli errori di sintassi tralasciati dalla prime 2 correzioni) Si chiude il libro in un cassetto e si mangia la chiave. Per 3 mesi si sbatte la testa sul muro, cercando di “dimenticare” la storia poi, finiti i 3 mesi, si risputa la chiave e si rilegge tutto il libro. Lo vedrete “cambiato”, diverso... E vi chiederete “L'ho davvero scritto io questo schifo qui!?”... Scherzi a parte: Se vi mettete subito a correggere, saprete la storia a memoria e non vi concentrereste bene sugli errori, perciò lasciate “riposare” la mente per un bel periodo di tempo, magari scrivendo altro, o facendo altro... Dopo circa 2\3 mesi, non vi ricorderete benissimo tutto, perciò, riprendendo il libro per un'ulteriore correzione, vi accorgerete degli errori molto più facilmente, e magari cambierete pure qualcosa nella storia... Ve lo assicuro: I risultati sono devastanti! Tanto da non riconoscersi in ciò che avete voi stessi scritto! È normale, non scoraggiatevi... Migliorerete col tempo.

Alla fine di questi 3 passaggi otterrete un libro “accettabile” per un editore. Ovviamente, più ripetete i passaggi e meglio sarà il risultato, ma comunque ci saranno degli errori che non potrete vedere! Come si dice: “Ogni scarrafone è bello a mamma sua!”
Non vedrete mai tutti i difetti della vostra creazione... Per quello dovrete affidarlo ad altri, però correggere aiuta a capire e imparare almeno dagli errori che riuscite a notare.

SECONDO PASSO – RICERCARE UN EDITORE

Ovviamente la ricerca di un editore implica sapere che “tipo” di storia abbiamo scritto. Abbiamo scritto un Fantasy? Un thriller? Un giallo? Un romanzo d'amore? La storia di una banana?
Al giorno d'oggi esiste Internet, perciò non è difficile sapere quale editore fa al caso nostro. Io, personalmente, consiglio di andare a iscriversi, o almeno a consultare questo sito: Writer's Dream, dove potrete trovare una lista sempre in aggiornamento di editori. Ovvio e doveroso ricordare di non prendere in considerazione nemmeno per un millesimo di secondo editori a pagamento, in quanto sono il cancro dell'editoria Italiana (oltre ai pessimi scrittori). Non alimentiamo il cancro.
Sul sito dei vari editori dovrete cercare nei cataloghi, e vedere se il vostro “genere” è pubblicato. Inutile mandare un Fantasy a una casa editrice che pubblica solo saggi scientifici. Cerchiamo di risparmiare tempo e denaro. Segnatevi tutti gli editori che pubblicano il vostro genere, senza distinzioni di grandezza, ecc... Poi andremo a scremare la lista in base alle nostre esigenze.

TERZO PASSO – INDIVIDUARE CIÒ CHE CERCHIAMO

1 – Esordienti sì o no?
Ora che abbiamo la nostra bella lista di editori (In cui si spera ci sia il nostro futuro datore di lavoro), dobbiamo eliminare chiunque non sia interessato a noi. Esiste (almeno) in ogni sito, un recapito telefonico o E-Mail, quindi togliete ogni timidezza e alzate la cornetta per chiedere a un operatore o qualcuno addetto, se accettano esordienti, se accettano il nostro “genere”, e ogni possibile domanda che vi viene in mente. Già che ci siete chiedete anche se richiedono “contributi” di pubblicazione (alcuni editori non lo specificano sui siti). Se dicono di no, ottimo, se cincischiano su parole come crisi\investimento sui giovani\necessità di politica editoriale e altre cazzate, buttate giù il telefono: Non alimentiamo il cancro, mi piace ripeterlo.

2 – Distribuzione.
Questo sta anche a voi soppesare bene le vostre ambizioni. La distribuzione è importantissima per un editore. Sapere dove il vostro libro comparirà è assolutamente importante. Se volete diventare il nuovo Manzoni, sarà utile che l'editore abbia una distribuzione a livello nazionale, se invece volete essere pubblicati solo in una data regione, o nella sola vostra città, basterà ridimensionare le vostre ambizioni. Cercate sui siti degli editori, o chiedete al telefono. Sempre su Internet potrete trovare quali sono i migliori distributori Italiani. Imparateli a memoria!

3 – Modo di invio.
Su questo argomento non si transige. Ogni giorno, sui banchi di un editore, arrivano centinaia e centinaia di libri, e molti vengono scartati solo perchè non rispettano le condizioni di invio. Non siate uno di quelli! Leggete sul sito, chiedete al telefono o per E-Mail, invocate qualche Dio, ma rispettate le condizioni di invio dei manoscritti. La maggior parte degli editori lo descrive bene sul sito. Se l'editore X chiede che il vostro manoscritto sia accompagnato da una scatola di cioccolatini, fatelo! C'è chi vuole una sinossi, chi il manoscritto in PDF, chi cartaceo, chi in fogli senza rilegatura, chi vuole la lettera e il curriculum insieme al manoscritto. Ogni editore ha il suo modo di ricevere i manoscritti, e voi non siete nessuno per fare come vi pare! Su questo non si può dar loro torto!

QUARTO PASSO – INVIO E ATTESA
Beh... Questo è il passaggio peggiore di tutti, anche della correzione poiché, dal momento in cui il vostro libro è impacchettato e spedito, voi non avrete più potere decisionale su di esso. Purtroppo è il brutto di voler fare lo scrittore... Non sta a voi decidere, né partecipare alla decisione (se ci sarà), non potrete sapere se il vostro libro è arrivato, né se è stato letto, se è piaciuto o meno. Molti (forse troppi) editori non rispondono in caso di rifiuto e, nel caso rispondano, molto raramente ti dicono cosa non è andato bene. Le risposte sono sempre prestampate e vaghe (del tipo: Il vostro manoscritto non rientra nella politica editoriale della casa), ma almeno sono risposte. Tutt'oggi io conservo la mia primissima lettera di rifiuto di Giunti editore come una reliquia, almeno so che il mio libro è stato letto e valutato, rifiutato ok, ma almeno uno in meno a cui pensare.
Mettetevi in testa, comunque, che se avrete una risposta, negativa o (si spera) affermativa, dovrete aspettare minimo nove mesi\un anno. Nel frattempo potrete dedicarvi ad altro... Il bungee Jumping senza corda può andare piuttosto bene. 

 Tipico scrittore che attende la risposta di un editore... Ci vuole pazienza.

Beh... Spero di essere stato esaustivo, e di aver tolto qualche dubbio su un argomento ostico come questo... Un saluto a tutti!

2 commenti:

  1. Ciao...ho letto tutti i tuoi consigli...e credo che tu mi abba dato molto,sto iniziando a scrivere un libro,vorrei parlare con te di alcune cose che mi frullano nella testa...anche perchè ho solo letto un botto di libri...ma di scrivere proprio nulla...ma ho quest'impulso...se tu accettassi ne sarei felice!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, felice di averti aiutato. Comunque puoi trovarmi su Facebook, alla pagina "il destino di Nike". Non ti puoi sbagliare :)

      Elimina