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giovedì 22 novembre 2012

RIFLESSIONI...

Vi avverto... Questo post è un po' diverso dal solito... Mi sono semplicemente messo a scrivere di getto una cosa che mi passava per la testa.

Lasciare la propria impronta nel mondo... Essere ricordati.
Si nasce, si cresce, si vive, si muore. Quattro passi. Semplici semplici.

Ognuno di noi lascia qualcosa, forse... Altri, tanti, non lasciano che l'orma del proprio passaggio, l'impronta, ma a volte tanto basta. In pochi hanno lasciato il loro nome scritto sul muro della storia Umana, e chissà se tra mille anni questi figuri saranno lì, ricordati per ciò che hanno fatto per l'umanità, per se stessi, per i loro cari, per la loro nazione, per la scienza, o chissà per cos'altro... Chissà se saranno ancora lì a ricordarci che sono esistiti.

Ma non bisogna però andare per forza a cercare il grande nome, il personaggio famoso, l'antico filosofo, o chissà quale altro figuro, no... In ognuno di noi c'è la possibilità di cambiare il mondo, tutto il mondo, o il nostro mondo, piccolo o grande che sia.

Dovrei stare a scrivere in eterno, forse, quindi mi limiterò a scrivere solo di quelli che al momento mi salgono alla memoria... E mi perdonino coloro che dimenticherò, poiché io sono solo un uomo come tanti...


Vi chiederete perchè ho scritto questo post... Beh... Mi sono trovato ad ascoltare questa canzone. Non è un capolavoro, vero, ma a me ha lasciato un pensiero che ho sentito il bisogno di scrivere...

Mi vengono in mente i maestri, i professori, che passano la vita a plasmare le menti dei giovani, i quali magari li denigrano, o si ricorderanno di loro per sempre, magari ritrovandosi un giorno, da vecchi, a rimembrare quella brontolona che pretendeva i vari canti della Divina Commedia a memoria.

A loro modo lasciano la loro impronta dacchè esistono.

Mi vengono in mente i pompieri, i poliziotti, che si dannano l'anima per farci sentire sicuri nelle nostre case, nelle nostre vie, denigrati anche loro, più i poliziotti in verità, a volte a ragione, a volte no.

Anche loro lasciano la loro impronta.

Mi vengono in mente i dottori, gli\le infermieri\e, che ogni giorno salvano vite, curano malattie, tengono in vita padri, madri, figli, nonni, nonne, zii, ecc... Che magari avranno ancora il tempo di cambiare, migliorare o peggiorare il mondo, il loro o il nostro.

L'impronta la lasciano eccome.

Mi vengono in mente i politici, che da un po' a questa parte vengono accostati a parole come ladri, malfattori, delinquenti, ma non tutti, forse, non tutti, non voglio parlare di quelli, ma degli altri, quelli che hanno davvero lavorato per ciò che tutti noi chiamiamo comunità, che hanno dato tanto, che forse daranno ancora, chissà...

Un'impronta la lasciano.

Mi vengono in mente tutti coloro che lavorano nel campo della giustizia, dagli avvocati ai giudici, amati e odiati, ma che hanno votato la loro esistenza a quell'astratto concetto creato dagli uomini che è la Legge.

Pure loro lasciano l'impronta.

Mi vengono in mente i giornalisti, i quali passano la loro vita a cercare di raccontare i mondo per come è, alcuni meno, censurati o autocensurati, io, però, parlo di quelli veri dei giornalisti veri, di quelli che spendono ogni loro goccia di energia per raggiungere la verità, per quanto orribile possa essere.

Cronache di impronte lasciate nel mondo. 

Mi vengono in mente gli sportivi, tutti, una vita dedicata alla loro passione, al volersi sempre migliorare per diventare o rimanere il migliore, alcuni idoli che smuovono masse d'ogni età, altri che nell'ombra si allenano ore e ore in sport che nessuno si degnerebbe mai di guardare, soprattutto quelli...

L'impronta l'hanno sempre lasciata.

Mi vengono in mente i religiosi, d'ogni credo. Per quanto io sia privo d'ogni fede religiosa, non posso negare che, nel bene o nel male, questi uomini e queste donne, hanno plasmato da secoli e secoli il mondo intero, o i piccoli mondi a cui appartengono.

Dio o non dio... L'impronta di questi Esseri Umani c'è.

Mi vengono in mente gli scienziati, i ricercatori, gli studiosi, che hanno migliorato e miglioreranno la condizione Umana con il loro sudore, le loro follie, le loro idee. Vite spese sui libri, sui concetti, sulle astrazioni, sui paradossi, forse cercando di conoscere le variabili sconosciute dell'equazione algebrica della vita stessa.

La loro impronta sul muro del mondo.

Mi vengono in mente i musicisti, dallo strimpellatore della domenica al grande compositore. Note suonate nell'aria per orecchie a volte non in grado di comprendere. Le note sono solo sette, ma infinite sono le combinazioni che rendono sublime un'arte da sempre esistita, anche prima dell'Uomo, e che l'Uomo ha imparato a dominare. Uomini e Donne schiavi consenzienti di quelle sette creature che nemmeno esistono, a cui l'Essere Umano ha dovuto dare un nome per contenerne il potere.

Impronte lasciate nello spartito del mondo.

Mi vengono in mente i pittori, che del senso della vista hanno fatto la loro ragione di vita, dagli imbrattatori di muri, a coloro che vedono opportunità nel bianco delle tele. Colpi lievi o duri di pennello, spatola, o qualsivoglia strumento, che rendono paesaggi reali o immaginari ancora più reali e immaginari di quanto la mente di un osservatore superficiale possa cogliere, ma anche quella d'un osservatore attento, poiché il vero dipinto sta nella mente di chi l'ha disegnato.

Impronte lasciate a pennello.

Mi vengono in mente gli attori, da quelli di teatro a quelli televisivi, registi, e tutti quelli che si occupano di spettacolo. Lo so che non sono la stessa cosa, ma voglio comunque metterli tutti assieme, perchè è nelle emozioni che ci regalano, buone o brutte che siano, che sta la magia di ciò che fanno. Simulacri della vita vera, recitatori della vita vera, organizzatori di una finzione della vita vera, narratori attivi o passivi di storie, personaggi fittizi, nati e morti nella durata di uno spettacolo o di un film.

Impronte lasciate sulla celluloide o sul palcoscenico.

Mi vengono in mente i\le ballerini\e. Esistenza spesa a curare il movimento del loro corpo, specchio della perfezione e della fluidità, del ritmo, della danza, che da sempre l'Uomo ha imparato ad amare e a fare sua. Movimento ipnotico che ha rapito la mente e il corpo di qualunque anima che cammina su questo mondo.

Impronte lasciate in punta di scarpetta.

Mi vengono in mente le Persone Comuni, ovvero tutte queste, e le altre che non ho menzionato... Le Persone Comuni, ovvero gli Esseri Umani, che sono in grado di cambiare il mondo, in bene o in male, ma di cambiarlo. Sia un semplice gesto, minuscolo, o uno grande, mastodontico. Vedo come un enorme flusso che attraversa il mondo e che si modifica a ogni azione compiuta da ognuno di noi... Come la teoria della Farfalla e dell'Uragano. 

La famosa farfalla...

Io stesso, ora, sto agendo su questo flusso. Magari chi leggerà questo post ne rimarrà affascinato, avrà nuove riflessioni, o nessuna, o dirà che è tutta una scemenza, o che tutto ciò non ha nulla a che fare con il Fantasy, e ciò che ho sempre trattato in questo blog, ma poco importa... Non ho questa presunzione... 

Mi piace solo pensare che la vita vera sia più Fantasy del Fantasy stesso...

Beh... Non ho parlato degli Scrittori...

Mi vengono in mente gli Scrittori...

Un saluto a tutti!

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