E qui, in un piccolo albergo di
Barcellona, nel silenzio della notte e in queste due ore di insonnia,
ho trovato un buon argomento (A mio avviso) su cui spendere qualche
parola, un argomento che (Sempre secondo me) si lega a doppio filo
con il discorso Fantasy e scrittura.
Non mi dilungherò molto, come
spesso mi accade quando scrivo i miei post, ma scriverò giusto
qualche riga per cercare di farvi comprendere ciò che penso
sull'argomento, giusto per ragionare un poco e sfatare il vecchio
mito del ragazzo chiuso in casa al buio davanti a uno schermo a
giocare ai videogiochi.
C'è un vecchio detto che da tanto
tempo gira su internet, e da qui, oggi, voglio partire a scrivere
questo mio post. È un detto che mi trova pienamente d'accordo, e che
recita più o meno così:
“Videogiochi: Insegnano inglese dal
1980, meglio degli insegnanti d'Inglese.”
Come ben avrete intuito l'argomento
principe di questo post non è l'Inglese, ma i videogiochi, che tanto
legano la fantasia comune alle storie che essi narrano, più o meno
belle, fatti di grafica e pixel, azione o riflessione, ma comunque
storie, e che come nei libri devono essere ben raccontate per far sì
che il lettore (In questo caso il giocatore) non getti il libro in un
angolo (O in questo caso il Joystick).
La foto incriminata... Meditate, gente... Meditate!
Difatti, vorrei cambiare il detto in
favore di questo post, per meglio introdurre l'argomento principale.
Il detto in questione, dunque, diverrebbe così:
“Videogiochi: A volte raccontano
storie meglio di parecchi libri.”
Io, personalmente, sono sempre stato
molto legato al mondo dei videogiochi, sempre, sin da quando esisteva
l'oramai introvabile Sega Master System, dal Nintendo, fino alla
Playstation, e ora Xbox, sin da quando avevo 6 anni e ora quasi 30,
comunque sempre videogiochi su videogiochi, dall'avventura allo
sparatutto, ai combattimenti, ma soprattutto, e ovviamente, Fantasy.
Vi confesso, infatti, che un tempo non
avrei mai pensato di darmi alla scrittura (Eh, sì... Un tempo
potevate salvarvi), mai avrei pensato di mettere giù pagine su
pagine di baggianate per comporre un racconto o un romanzo, ma avevo da sempre avuto predilezione per raccontare storie, crearle e intrecciarle, e fu
per questo che scelsi un percorso di studio che, nelle mie antiche
speranze, avrebbero dovuto portarmi a combinare questa mia passione
per le storie con i videogiochi. Difatti la facoltà di Informatica
di Pisa fu la mia scelta, e il mio destino finale mi avrebbe visto
sempre dietro a un computer, ma anziché scrivere storie,
programmarle e renderle giocabili per il pubblico. Destino e scelte
hanno poi voluto che la programmazione e il mondo dei videogiochi si
salvasse dal mio arrivo, e che il mondo della “Letteratura” (Che
parolone... Perdonami Dante!) venisse flagellato dalla mia presenza.
Sono sempre, come ben sapete perchè
l'avrò ripetuto sino alla nausea (E mai finirò di ripeterlo), un
assiduo sostenitore del “Leggere tanto”, ma d'altro canto come ci
si può far rapire da un buon libro, restare incantati davanti a un
quadro, inchiodati alla sedia di un cinema, o ascoltarsi a
ripetizione la stessa canzone, io considero pure lo stare a ore a
giocare a un videogioco, perchè il lavoro che c'è stato dietro per
crearlo è stato comunque un grande quanto quello di ogni altro
artista, perchè si include pure (Se non in primis) la fantasia di
chi se lo inventa.
Non parlo, ovviamente, di videogiochi di sport,
corse, ecc., ma di videogiochi che includono una storia di fondo,
come per esempio il famosissimo Warcraft (Il mio primo videogioco di
strategia), Metal Gear Solid (Tutta la saga), Assassin's Creed, fino
al nuovissimo Skyrim (A cui peraltro sto attualmente giocando con
tanta soddisfazione), e alla (Secondo me) immortale saga di Final
Fantasy per il quale settimo capitolo ho lasciato cuore e anima.
Sfido chiunque a dire che la storia di fondo di Warcraft non sia stata ben ponderata dall'inizio alla fine (Se mai una fine avrà)
Perchè i videogiochi non sono
solamente un agglomerato di pixel e tasti da premere in combinazione,
provate da voi, vi basta andare su Wikipedia (Qui, qui, o qui) e leggervi la
storia che sta sottofondo ai videogiochi come Warcraft o simili per
accorgervi che dietro c'è il lavoro di qualcuno che ha immaginato e
poi scritto storie grandi, enormi e ben ramificate, vi accorgerete da
soli che per fare un buon prodotto occorre molto di più che lo staff
di programmatori della Square Enix.
Sfido qualunque scrittore,
Fantasy e non, a riuscire a raggiungere un livello del genere e
comunque mantenere la logicità che (Per certi casi di storie ben
fatte) ritengo importantissima per ogni storia che si rispetti.
Perciò, di fondo, quello che volevo
fare è spezzare una lancia in favore dei videogiochi e di quel mondo
che a mio avviso è tanto bistrattato da certe menti benpensanti, i
quali considerano questa forma d'arte una specie di Serie B.
D'altronde, come un buon libro o un
buon film, anche un buon videogioco può ispirare la mente e aprirla
a nuove idee, perchè comunque c'è sempre dietro qualcuno che queste
idee le ha volute realizzare, anche se in maniera diversa dal solito,
magari non ne usufruiremo sfogliando pagine di carta, o mangiando
popcorn davanti a uno schermo, ma con un Joystick in mano a sudare e
stare in ansia per il nostro personaggio. La potrei considerare quasi
come un nuovo tipo d'arte di questo millennio.
E con questo chiudo qui e... Un saluto
a tutti!
Potevi citare Starcraft!!! uno spettacolo!!!
RispondiEliminaF.B
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EliminaVero, ho giocato parecchio anche a quello, ma è pur sempre della Blizzard come Warcraft. :)
EliminaOltre ai videogame secondo me sono molto utili i giochi di ruolo fatti con le buon vecchie carta e matita. Ci hai mai giocato? Per me sono dei bei giochi di fantasia e si possono effettuare in mille modi diversi. Secondo me i videogiochi ti fanno trovare, come si suol dire, "la pappa pronta", mentre libri e giochi di ruolo offrono più campo libero all'immaginazione.
RispondiEliminaSe ti riferisci a D&D e simili, beh, inutile dire che mi piaceva parecchio fare il Master, quindi sfondi una porta aperta. Per quanto riguarda la "pappa pronta" dei videogiochi hai ragione, ma certe storie, seppur pronte, possono comunque essere divertenti, avvincenti e anche stimolanti per allenare il cervello. A volte, s'intende,
EliminaChi di voi ha mai giocato a Dark Souls (1)? Quello sì che è un gioco basato sulla storia, che è nascosta tra la descrizione degli oggetti ed il comportamento degli npc. Io non mi stancherò mai di giocarlo e rigiocarlo, perché proprio quando sei convinto di sapere tutto del gioco ti si aprono nuovi orizzonti...
Elimina(Per quanto riguarda il 2 non ho ancora opinioni dato che prima devo finire per bene il 1)